I dati relativi all’intensità luminosa sono
registrati con un fotogoniometro.
La distanza di misurazione va scelta
opportunamente per assicurarsi che il rivelatore sia posizionato nel campo
lontano della distribuzione della luce.
Le misurazioni vanno effettuate in 3 piani
contenenti l’asse di riferimento della sorgente luminosa. I 3 piani devono essere
posizionati in modo tale da evitare le ombre del connettore e devono distare
almeno 30° l’uno dall’altro.
Dopo la misurazione, i dati devono essere
normalizzati utilizzando il flusso luminoso della singola sorgente luminosa
oggetto della prova. I dati rilevati devono rientrare all’interno dell’intervallo
di tolleranza.
La distribuzione
dell’intensità luminosa deve essere sostanzialmente uniforme, vale a dire, che
la luce viene emessa armoniosamente in tutte le direzioni.
Procedura di misurazione e calcolo:
si devono registrare i dati per la temperatura di
base Tb.
I dati relativi alla distribuzione dell’intensità
luminosa vanno registrati entro un angolo solido (40° < α < + 40° e – 40° < β < + 40°). La
distanza di misurazione va scelta in modo che il rivelatore sia posizionato nel
campo lontano della distribuzione di luce. L’ampiezza angolare del passo richiesta
è di 1° o inferiore.
La distribuzione deve essere normalizzata al
flusso luminoso totale determinato (– 40° < α < + 40° e – 40° < β < + 40°).
Infine, si deve determinare il flusso luminoso in modo
indipendente per i 4 quadranti e i valori di flusso non devono differire di
oltre il 15 %.
Link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:42014X0529(02)&from=DA